Quando effettuare il Massaggio Sportivo?

Il Massaggio Sportivo viene utilizzato per il miglioramento psico-fisico dell’atleta, che sia un professionista, un amatore o uno sportivo occasionale. Le metodiche e i protocolli d’intervento variano in base a quella che è la necessità e le tempistiche dell’atleta o di un’intera squadra. In base alla situazione i massaggi si dividono in pre-gara, infra-gara e post-gara, ognuno accompagnato da tecniche diverse e tempi di esecuzione che possono oscillare tra i 2 minuti ed un’ora. E’ importante che il massaggio sia specifico per quello sport e che il massaggiatore segua le indicazioni dell’atleta.

Il massaggio pre-gara viene effettuato subito prima di una competizione o di un allenamento. Il suo scopo è quello di preparare l’organismo all’evento sportivo, permettendo una miglior irrorazione e aumento della temperatura dei muscoli più sottoposti allo sforzo previsto da quel determinato sport. Chiaramente non è sostitutivo della fase di attivazione o riscaldamento che viene fatta prima dell’attività, ma è un elemento complementare che permette una miglior preparazione dell’atleta alla gara. Si abbina quindi al riscaldamento e viene effettuato o subito prima o meglio subito dopo questo.

Il protocollo del massaggio pre-gara si basa su tecniche superficiali, effettuate rapidamente in modo da ottenere il miglioramento della visco-elasticità con l’aumento della temperatura del sistema muscolo-scheletrico e l’attivazione neuromuscolare. L’andamento del massaggio va dai grandi gruppi muscolari ai piccoli gruppi muscolari (centrifugo), perché deve portare sangue dal centro del corpo alla periferia, in modo da irrorare al meglio tutte le zone del corpo. L’orientamento delle mani e delle tecniche sarà sempre in direzione centripeta per agevolare il ritorno venoso e linfatico, senza andare contro la meccanica delle vene e del flusso sanguigno.

Il massaggio infra-gara è quello più difficile da attuare perché prevede una prima fase di rimozione dei cataboliti e dell’acido lattico dati dall’intensa attività svolta durante la gara o per la risoluzione di una problematica muscolare che può essersi presentata durante le fasi di gioco (contrattura, crampo…); una seconda fase di riattivazione muscolare per poter riprendere l’attività.

Inoltre il tempo che abbiamo a disposizione è molto variabile, possono essere pochi minuti, come tra un set ed un altro di una partita (pallavolo, pallacanestro…), oppure molto più tempo come in sport che prevedono più incontri o intervalli tra una prova ed un’altra. Quindi in base alle tempistiche imposteremo il massaggio in modo da riuscire a raggiungere gli obiettivi preposti.

Protocollo di lavoro infra-gara

• Se il tempo a disposizione è breve la prima fase sarà gestita come se fosse un post-gara evitando però che le manovre siano troppo lente ed entrino troppo in profondità riducendo in questo modo l’attivazione neuromuscolare. Invece, se il tempo a disposizione è abbondante, la prima fase rispecchierà i tempi e le modalità di esecuzione del massaggio post-gara in modo da poter risolvere eventuali problemi a cui è andato incontro l’atleta.
• Mentre la seconda fase prevede una maggior velocità, frequenza e superficialità nell’applicazione delle manovre, per stimolare la muscolatura e mantenere alta la temperatura corporea dell’atleta, come nel protocollo pre-gara.

Il massaggio post-gara è utile per velocizzare il ritorno all’omeostasi: stimola il microcircolo e l’azione del sistema linfatico riassorbendo l’acido lattico e i cataboliti formatisi durante l’esercizio, agevolando la riduzione di piccoli processi infiammatori che si vengono a creare nel corso di un attività fisica intensa, facilitando un fisiologico recupero della componente visco-elastica e abbassando il tono muscolare.

Inoltre può prevenire e gestire DOMS e affaticamenti muscolari, eliminare il dolore causato da crampi avuti nella gara e risolvere problematiche miofasciali. Il massaggio post-gara ha anche, un effetto psico-fisico importante: riduce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, riduce i livelli plasmatici di cortisolo e serotonina i quali, abbassandosi, vanno a diminuire lo stato d’ansia e migliorare l’umore, aumenta il livello delle endorfine andando ad inibire la sensazione di dolore.

Il massaggio verrà effettuato nel dopo gara fino ad un massimo di 48 ore dopo. Nell’immediato dopo gara bisogna aspettare che il battito cardiaco dell’atleta sia tornato a livelli di riposo, in modo da non creare un precarico cardiaco con le manovre del massaggio che può mettere in difficoltà il cuore.

La durata del massaggio post-gara va da un minimo di 20 minuti fino a 40 minuti e non sono previste le tecniche che possono dare una stimolazione muscolare.

Nel protocollo di lavoro saranno utilizzate le tecniche drenanti, defaticanti e miorilassanti:

1. Sfioramento superficiale e profondo;
2. Frizioni superficiali e profonde;
3. Tecniche fasciali;
4. Impastamento profondo;
5. Scuotimento lento;
6. Rotolamento lento;
7. Vibrazione alta frequenza, profonda a lento scorrimento;
8. Mobilizzazioni;
9. Sfioramento profondo.